De Migratione
La pizzica rivisitata dai Khaossia
(CPC 2007)
Il cd, prodotto dal Consorzio Produttori Cremonesi, prende il nome De Migratione ed è un viaggio spazio-temporale che percorre le strade della migrazione di artisti meridionali ed in particolare di Ignatio Jerusalem, compositore leccese vissuto nel XVIII secolo e diventato uno dei più grandi artisti delle Americhe. Un cd di musica popolare meridionale, in particolare salentina, ma che omaggia Leonardo Leo e Jerusalem, attraverso riferimenti alle loro musiche ritrovate negli archivi guatemaltechi dall’IMLA. Un pensiero anche a tutti coloro che, come noi, sono dovuti emigrare per trovare in altri luoghi maggiore possibilità di realizzazione della propria vita. Il cd è stato patrocinato dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona..
DE MIGRATIONE
Innumerevoli migrazioni sono avvenute nei secoli e molte altre ancora ne dovranno venire. Interi popoli e singoli individui hanno lasciato i propri paesi d’origine portando con se tradizioni, usanze e simboli per legittimare la propria esistenza, per ricordare la provenienza, e che incrociandosi e sovrapponendosi hanno generato il variegato patrimonio culturale dell’umanità.
Il destino sempre imprevedibile ha fatto il resto, come nel caso di Ignatio Jerusalem, partito da Lecce nei primi decenni del ‘700 con le pupille accese dall’entusiasmo e l’animo rischiarato dal ricordo dell’assolata terra natia. La sua migrazione lo condusse fino a Città del Messico dove divenne Maestro di Cappella e trovò fama di grande compositore. A noi è toccata una sorte analoga a quella del giovane Ignatio. Abbiamo lasciato il Meridione alla ricerca di prospettive culturali differenti con cui confrontarci e di orizzonti conoscitivi più ampi per arricchirci, rinfrancati, talvolta inconsapevolmente, da quella solare semplicità delle nostre radici. Al nostro illustre conterraneo, e purtroppo tanto poco considerato nella sua terra natia quanto ammirato nel panorama musicale internazionale, abbiamo voluto dedicare un tributo minimo, rivisitato dal Tempo, dal genere e dal nostro modo personale, certi che un animo lungimirante come il suo non se ne sarebbe certo avuto a male, anzi ne sarebbe stato piuttosto divertito.
IGNATIUS DOMINICUS JERUSALEM
Ignatio Jerusalem, di Lecce, ebbe a suo carico la più importante responsabilità musicale d’America coloniale, quella di essere il maestro di cappella della Cattedrale del Messico. Fu un apprezzato compositore di musica sacra e ben presto punto di riferimento per il panorama artistico dell’epoca. L’IMLA, diretta dal prof. Annibale Cetrangolo, ha ritrovato negli archivi della Curia Arcivescovile di Lecce l’atto di battesimo di Ignatius, Dominicus, Orontius, Joseph Pascali Jerusalem e ha potuto finalmente dare una datazione certa della sua nascita, il 3 giugno del 1707, e una terra natia, Lecce. Dagli stessi documenti si è potuto appurare come anche suo padre, Mattheo, fosse un emigrante (da Napoli a Lecce) divenuto maestro di cappella presso la chiesa del Gesù di Lecce e stimato violista da gamba, precettore dei rampolli delle famiglie nobili salentine. Albalonga ha registrato in prima mondiale per la TACTUS alcune delle composizioni di Ignatio Jerusalem conservate negli archivi Latino-Americani.
I Khaossia
Viviana Calabrese (San Vito dei Normanni, BR), voce e tamburi a cornice;
Luca Congedo (Lecce), flauto traverso, traversiere barocco, flauto dritto rinascimentale;
Pietro Triolo (Foggia), voce e tamburi a cornice;
Fabio Turchetti (Cremona), laud, harmonium indiano e chitarra;
Christian Guidetti (Locarno, Svizzera), voce, tamburi a cornice e chitarra;
Luciana Elizondo (Rosario, ArgentinaRassegna stampa cd